I Racconti di MR. AGITER
I GIOVANI E LA CANNABIS
LA PREOCCUPAZIONE DI UNA MADRE E IL CONSUMO DI CANNABIS
Ti chiamano di sera, tardi, quando hai già infilato le pantofole, e il pigiama pile ormai caldo ti aspetta sul termosifone…
Come non comprendere la voce affaticata dall’ansia di una madre che alle 23:30 di sera non ha ancora visto il figlio sedicenne rientrare a casa…
Questo è solo uno degli infiniti ritardi giustificati da ormai inutili tentativi di far passare le bugie per una sempre meno attendibile verità.
“Mi aiuti Mister Agiter, mi aiuti, non so più cosa fare!”
Prometto alla signora di incontrarla l’indomani mattina presto, e vado a dormire.
Ma quella notte una nuvola strana offuscò la mia stanza da letto. Un sogno tormentato e confuso, una nube inquinante che mi toglieva il respiro, tante voci che si sovrapponevano, e tutto sembrava coprire qualunque mia reazione, e questa volta chissà perché svegliarmi all’alba mi è sembrato bello e liberatorio…
UNA MADRE E UN FIGLIO IRREQUIETO
NEL TURBINIO DELL’ADOLESCENZA
Incontrare una madre in ansia per suo figlio e soltanto azzardare di indossarne i panni è già di per sé una cosa difficile.
Capire evitando di entrare nel giudizio, proteggere la sensibilità e il dolore che prova una madre in un momento in cui la comunicazione fra lei e suo figlio adolescente è difficile e compromessa, è un’impresa a volte impossibile. Sentirsi raccontare un figlio in un momento così difficile e del suo avvicinamento al mondo delle droghe legge. Cercare di raccogliere qualunque informazione utile, scevra da qualunque alterazione è invece un lavoro psicologico di microchirurgia.
Affronto come posso la situazione, cercando soprattutto di attenuare l’ansia e la paura della mamma e controllando all’impossibile anche le mie fragilità e l’ansia decodificata dal sogno della notte precedente…
Dopo l’incontro con la signora decido di cominciare subito l’indagine, convinto di cominciare dal luogo dove gli adolescenti trascorrono almeno la metà della loro giornata: la scuola.
Un luogo ritenuto sicuro, ma spesso è proprio tra i banchi di scuola che i giovani si avvicinano al consumo di marijuana
Sistemo gli occhiali, lucido la lente, abbottono la giacca e rilasso dietro la schiena la mano sinistra, mentre la destra si prepara a tenere la lente che ingrandirà la visione che lo porterà alla scoperta dei fatti.
Vediamo un po’ che è successo e cosa scoprirò questa volta…inizio…colpisco e finisco!
COSA FA DOPO LA SCUOLA
Comincio ad indagare e lo aspetto all’uscita della scuola. Capire cosa fa dopo sarà un elemento importante di prova per poi andare ad indagare anche dentro le mura scolastiche. Lo vedo uscire, lo seguo e prima di rientrare a casa avvicina un ‘tipo’ in sella a uno scooter parcheggiato davanti a un bar proprio in prossimità della scuola. Poche chiacchiere, qualche gesto sospetto e poi via subito verso casa…forse la fame comincia a farsi sentire!
Rimango appostato, sicuro che da lì a qualche ora sarebbe uscito di nuovo. E invece niente, rimane a casa tutto il pomeriggio ed esce solo di sera verso le 19, quando è già buio, e poco prima del rientro a casa dei genitori dal lavoro.
Continuo a seguirlo. Incontra una ragazza, si appartano in un giardino, e dal buio dopo un po’, arriva una nuvoletta grigia ed acre, l’odore tipico della marijuana che brucia.
Mi sembra tutto abbastanza chiaro! Ma non è sufficiente…continuo a seguirlo, si muove, torna in quel bar e ancora movimenti sospetti e veloci di mani che si scambiano qualcosa…è tutto sempre più chiaro ed evidente, va solo provato… colpisco e finisco!
IL FUMO NON È SEMPRE UNA CONDANNA PER LA VITA
Devo ancora indagare e riflettere. Consapevole che nessun adolescente è disposto ad imparare da un adulto che gli vuole insegnare e dire quello che deve fare, decido che è necessario avere qualche elemento in più prima di trarre qualunque conclusione. La scuola è spesso la prima piazza di spaccio di droghe, soprattutto leggere come la cannabis.
Le statistiche ci ricordano che già alle scuole medie i ragazzi hanno il primo contatto con gli spinelli. La droga è a scuola, ma non solo intorno, anche dentro.
È lì che devo continuare la mia indagine, per capire cosa sta succedendo all’adolescente in questione. Ho bisogno di capire in quale ambiente scolastico vive. La scuola non è e non può essere solo una trasmissione di conoscenza, così come la famiglia non è da sola l’istituzione preposta alla formazione affettiva ed emotiva dei nostri figli. Se noi attiviamo le antenne, loro prima o poi le captano e allora si salvano!
VOLARONO FELPE E ZAINI ALL’IMPROVVISO…
E AL BAGNO DELLA SCUOLA: POSTI ESAURITI!
Decisi di andare a fare una chiacchierata con il preside della sua scuola, che mi sembrò molto preoccupato anche se decisamente consapevole della situazione che si trovava ad affrontare dentro la scuola con tutti quegli adolescenti fragili e confusi. Mi resi conto subito parlando con lui, che il ragazzo in questione era fra quelli più problematici e sicuramente uno di quelli che faceva transitare quella ‘roba’ dentro l’istituto.
Cercammo insieme di trovare un modo per affrontare il problema, ma non ce n’erano molti. Il preside decise di richiedere una perquisizione da parte delle forze dell’ordine durante l’orario di lezione, l’unico modo per farli uscire allo scoperto e per ritracciare un confine che purtroppo non si riconosceva più…
La perquisizione venne effettuata due giorni dopo e…’volarono felpe e zaini per non parlare della fuga nei bagni della scuola!’
DI TUTTO UN PO’…TROPPO
Fu trovato di tutto e non fu un bel vedere, ed anche lui, il ‘mio adolescente’ ne aveva addosso, proprio come da sospetti. Ora si spiega tutto: i comportamenti strani, i ritardi, i silenzi, i malesseri…Si, perché quella robaccia chimica, sintetica a lungo andare provoca anche danni irreparabili e nel frattempo, confonde, stordisce, illude…
Non è stato difficile individuare il problema, ora difficile sarà gestirlo, per tutti, soprattutto per la madre.
Ma ora sa cosa affrontare!
RIFLESSIONE: come comportarsi con un figlio che fuma
Come reagire di fronte a un figlio che fuma e spaccia cannabis? Cosa fare quando le perquisizioni, il controllo, le prediche non bastano più? Deve pur esistere una via di mezzo fra l’impotenza della semplice repressione e quella del lasciar correre perché tanto lo fanno tutti. Non è un tunnel senza uscita, ma neanche un momento da sottovalutare oppure affrontare come se facesse parte di un percorso di crescita obbligato.
Indagare e scoprire cosa fanno i nostri figli è fondamentale per non lasciarli soli nella palude del disagio.
Non avrei mai voluto confermare a quella madre i suoi dubbi ormai fondati…
Ma adesso lei sarà in grado di insegnare a suo figlio come non perdersi e rimanere in contatto con se stesso, come risintonizzarsi con il mondo nella maniera più giusta.
RICHIEDI UNA CONSULENZA GRATUITA
Hai bisogno di un'agenzia investigativa?
Agiter Investigazioni - Cinque uffici in Italia
Scopri i nostri Servizi Investigativi
Servizi per Privati
Servizi per Aziende
Richiedi una Consulenza Gratuita e Fissa un appuntamento presso uno degli uffici della nostra agenzia investigativa a Roma centro, Roma Eur, Tivoli, Milano Centro e Milano Loreto, dove potrai incontrarci per spiegarci le tue necessità e definire insieme un piano di azione.