Il tradimento non avviene solo tra le lenzuola: la prima forma di infedeltà verso il partner, infatti, riguarda l’aspetto economico. Un marito che nasconde i soldi, statisticamente parlando, è più frequente della classica scappatella. Anche in questo caso non parliamo di un comportamento indolore, anzi.
Mentire sulle proprie finanze può rappresentare il presupposto per una separazione con addebito, oltre a minare la solidità del rapporto di coppia.
L’infedeltà finanziaria tra i coniugi è un fenomeno sempre più diffuso: d’altra parte, non è facile difendersi dalla mancanza di trasparenza e far valere i propri diritti. Vediamo quali sono le ricadute dal punto di vista giuridico e come fare luce sul tradimento finanziario tramite un’indagine patrimoniale.
Rapporto di coppia e soldi: un matrimonio difficile
Secondo la legge, la fedeltà all’interno del matrimonio non è solo di natura sessuale, ma anche economica. A questo proposito, il codice civile stabilisce, per entrambi i coniugi e in relazione alle proprie sostanze, l’obbligo di assistenza materiale e di provvedere al mantenimento dei figli. Eppure, i litigi per questioni di soldi sono all’ordine del giorno e fra le cause più frequenti di separazione.
La pianificazione delle finanze, va detto, non è semplice da gestire e presuppone fiducia reciproca e flessibilità, per fare fronte ai bisogni del nucleo familiare senza continue frizioni all’interno della coppia.
Spesso, in famiglia si ricorre a conti cointestati per gestire le spese comuni e a conti separati per le spese personali. Può verificarsi, però, che il partner menta sulle proprie effettive capacità economiche, occultando beni, conto correnti, acquisti e operazioni nascoste.
Nei casi peggiori, il coniuge può essere tenuto all’oscuro di debiti e attività che minacciano la stabilità economica della famiglia e che, giorno dopo giorno, vanno ad aggredire i risparmi.
Cos’è il tradimento finanziario
L’infedeltà finanziaria riguarda, di frequente, la tendenza a nascondere aumenti di stipendio, bonus e altre entrate extra, così come la tendenza a occultare le spese non concordate che possono spaziare dall’alcool allo shopping compulsivo.
Possedere una carta di credito segreta, un conto corrente o un conto deposito nascosto è un’eventualità piuttosto comune: come lo è sottoscrivere un fondo pensione, o altri strumenti di risparmio e d’investimento, all’insaputa del partner.
In alcuni casi, tale scelta rappresenta una sorta di via di fuga, una strategia per tutelarsi dall’incertezza e dal senso di precarietà. Un marito che nasconde i soldi, ad esempio, può voler occultare i risparmi in vista di una futura separazione, per far fronte alle ricadute patrimoniali e tutelare il proprio tenore di vita. In altri casi, nascondere il denaro serve a mascherare vizi quali il gioco d’azzardo o altri comportamenti che si preferisce mantenere sottotraccia.
Qualunque sia la causa, mentire sulle proprie finanze e dirottare risorse su conti segreti può costare caro in sede di separazione. Vediamo perché.
La separazione per infedeltà finanziaria
In un matrimonio, esiste il diritto alla privacy: in altre parole, non vi è l’obbligo di rendicontare tutte le spese o di esibire lo scontrino per giustificare ogni singolo acquisto. Marito e moglie non sono tenuti per legge a mostrare al coniuge la busta paga o la dichiarazione dei redditi. Anche in regime di comunione dei beni, i partner possono gestire in autonomia i redditi da lavoro o le sostanze accumulate sul conto corrente.
In caso di separazione, d’altra parte, questi beni sono al centro delle valutazioni del giudice per stabilire come ripartire i risparmi.
In sede di separazione, infatti, il diritto alla privacy viene meno e i coniugi possono accedere ai documenti che attestano la situazione patrimoniale del partner. In regime di separazione dei beni, infine, la gestione del patrimonio risulta ancora più libera, senza obbligo di informare l’altro circa l’importo dello stipendio e i movimenti sul conto corrente.
Tra i doveri del matrimonio, nondimeno, c’è la fedeltà, intesa anche in senso economico. L’obbligo di solidarietà prevede, come accennato, il dovere di partecipare alle spese comuni e di contribuire ai bisogni dei figli e della famiglia in relazione alle proprie capacità. Sottrarsi a questo obbligo può comportare la separazione con addebito e la perdita dell’assegno di mantenimento. Documentare la violazione di tali doveri può risultare complesso e, in mancanza di fiducia tra i coniugi, il litigio per questioni economiche è dietro l’angolo.
L’infedeltà finanziaria si verifica, in particolare, quando il comportamento di uno dei coniugi reca danno agli altri membri della famiglia: ovvero, quando li costringe a sacrifici e ristrettezze ingiustificate. La condotta scorretta, dunque, può configurare una distrazione in danno della famiglia.
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