Investigazioni difensive: cosa sono e come possono svolgersi
Solitamente siamo abituati a considerare le investigazioni difensive come pertinenti ai film di genere poliziesco ambientati negli Stati Uniti d’America. Invece anche nel sistema giuridico italiano vengono normate le attività utili alla difesa di una persona imputata in un processo. La Legge 397/2000 ha introdotto una disciplina inerente alle investigazioni di tipo difensivo, autorizzando ad esempio investigatori privati alla raccolta di materiale utile alle indagini. Pertanto in un processo la parte accusata potrà avvalersi di attività investigativa svolta dal Difensore o per suo conto, tenendo presenti alcune caratteristiche che sono:
- L’attività difensiva è facoltativa, mentre quella accusatoria è obbligatoria.
- Ha finalità unilaterale, cioè punta esclusivamente alla difesa dell’imputato.
- E’ priva di potere coercitivo. Gli elementi raccolti ai fini della Difesa potranno essere ottenuti solo tramite Colloquio informale. Perché questo venga verbalizzato in forma scritta ai fini di una testimonianza processuale è necessario che la legittimazione avvenga solo da parte del Difensore riconosciuto.
Il colloquio informale ai fini difensivi
Pertanto investigazioni difensive condotte da un investigatore privato in possesso di regolare abilitazione professionale, possono condurre da un punto di vista legale al colloquio informale. Sarà il Difensore dell’imputato a dover rendere legalmente valide le informazioni ivi raccolte. Ma come si svolge tale colloquio? La legge specifica molto chiaramente la procedura da eseguire, che non dovrà vedere presenti né l’imputato né la parte lesa. L’art. 391 bis della suddetta legge elenca quali sono gli avvertimenti da fornire a chi si presta a un colloquio informale ai fini difensivi
- Conoscere lo scopo del colloquio e la facoltà di non avere obbligo di rispondere
- Avere l’obbligo di dichiarare se coinvolti nel medesimo procedimento dell’imputato
- Avere il dovere di non riferire eventuali domande già poste da organi di Polizia o dal Pubblico Ministero
- Essere consapevole delle responsabilità penali derivanti dal procurare falsa testimonianza
Il mancato rispetto delle suddette disposizioni comporta l’inutilizzabilità delle informazioni testé raccolte.
La ritrattazione del teste: cosa fare
Il materiale raccolto attraverso le investigazioni difensive nella forma del colloquio informale deve necessariamente essere verbalizzato dal Difensore preposto ai fini processuali. Tuttavia può accadere che, giunti a questo punto, la persona che ha fornito le precedenti informazioni si avvalga della facoltà di non rispondere. Il Difensore, in questo caso, ha a disposizione una serie di contromisure:
- Chiedere al Pubblico Ministero di disporre l’audizione del teste, che dovrà avvenire entro sette giorni dalla richiesta salvo casi particolari
- Assumere la testimonianza come fosse un incidente probatorio di tipo anomalo, a meno che non sia giustificato dal pericolo nel ritardo di tale assunzione.
In caso di dichiarazione sotto forma scritta, essa dovrà avere apposta la firma del dichiarante autenticata dal Difensore. Tale dichiarazione dovrà essere inserita dal Difensore all’interno di una Relazione nella quale dovranno essere specificati una serie di punti tra cui:
- Data della dichiarazione
- Generalità del dichiarante e del Difensore che ha raccolto la dichiarazione
- Attestazione di aver provveduto a svolgere gli Avvertimenti di cui sopra
- I fatti su cui verte la dichiarazione
Le modalità
Ai fini delle investigazioni difensive è prerogativa dell’avvocato difensore, per predisporre la migliore strategia difensiva, procedere alla visione dello stato dei luoghi o delle cose. Per fare ciò il difensore può dare mandato a un suo sostituto, in possesso dei già citati requisiti professionali, che agisce in sua vece. Tale sostituto potrà procedere alla descrizione scritta, eseguire rilievi di tipo tecnico o grafico, scattare fotografie o riprendere materiale audiovisivo. A seguito di tali operazioni bisognerà produrre idonea documentazione consistente nella redazione di un verbale che riporti:
- La date e il luogo dell’accesso ove si è verificato il sopralluogo
- Le generalità di chi ha condotto il sopralluogo, o il rilievo tecnico, compresi quelle degli eventuali accompagnatori
- La descrizione accurata dello stato dei luoghi oggetto dell’indagine, con minuziosa descrizione dei particolari
- L’indicazione precisa di tutta la documentazione facente parte dell’indagine che va inserita sotto forma di allegato
- La firma di tutte le persone intervenute all’indagine o aventi collaborato per la realizzazione di materiale tecnico
Qualora per esperire il suddetto sopralluogo vi sia necessità di accedere a luoghi privati o privi di disponibilità di accesso è necessario ricorrere al Giudice. Il Difensore, infatti, dovrà richiedere al Giudice l’autorizzazione all’accesso che, una volta ottenuta, non sarà impugnabile dalla parte avversa.
E’ bene ricordare che notizie di eventuali altri reati ottenute nel corso delle investigazioni difensive non sono soggette all’obbligo di denuncia. Vuoi saperne di più?
Hai bisogno di un'agenzia investigativa?
Agiter Investigazioni - Cinque uffici in Italia
Scopri i nostri Servizi Investigativi
Servizi per Privati
Servizi per Aziende
Richiedi una Consulenza Gratuita e Fissa un appuntamento presso uno degli uffici della nostra agenzia investigativa a Roma centro, Roma Eur, Tivoli, Milano Centro e Milano Loreto, dove potrai incontrarci per spiegarci le tue necessità e definire insieme un piano di azione.