Attenzione ossessiva per lo smartphone, iscrizione in palestra, cambio di look: i segnali di tradimento possono essere palesi oppure celarsi dietro semplici cambiamenti.
Come fare allora per captare i segnali che lui o lei ti tradisce? Analizzando i principali indizi di una possibile infedeltà. Ecco perché è importante individuare subito le prime avvisaglie e come tutelarsi in una eventuale fase di separazione.
Segnali di tradimento e dovere di fedeltà
Nel diritto il dovere di fedeltà ha subìto negli ultimi anni diverse modifiche. L’articolo 143 del Codice civile stabilisce che dal matrimonio deriva l’obbligo di reciproca fedeltà, dell’assistenza morale e materiale, di collaborazione nell’interesse della famiglia e di coabitazione. In caso di violazione dell’obbligo, il coniuge tradito può chiedere l’addebito della separazione arrivando anche alla richiesta di risarcimento danni dovuti all’infedeltà.
Le modifiche intervenute inoltre, hanno ampliato il concetto stesso di fedeltà, che da divieto di avere rapporti intimi con una persona diversa dal coniuge, ha assunto un’interpretazione più ampia.
Secondo quanto stabilito dalla Cassazione nel 1997 (sentenza 9278 del 18 settembre 1997), il dovere coniugale di fedeltà può essere violato anche in assenza di relazione extraconiugale. Il concetto di fedeltà infatti può essere inteso come “impegno che ricade su ciascun coniuge di non tradire la fiducia reciproca, ovvero di non tradire il rapporto di dedizione fisica e spirituale tra coniugi”. Non solo.
La fedeltà affettiva può diventare “componente di una fedeltà più ampia che si traduce nella capacità di saper sacrificare le scelte personali a quelle imposte dal legame di coppia e dal sodalizio che su di essa si fonda”.
Come scoprire un tradimento
Il dovere coniugale di fedeltà è strettamente collegato con il diritto del coniuge di non subire danno morale. Di conseguenza è evidente che scoprire un tradimento e presentare prove ineccepibili, può comportare richieste di risarcimento in fase giudiziale. Motivo per cui è fondamentale individuare i primi segnali di infedeltà e raccogliere subito tutta la documentazione attestante la relazione extraconiugale.
I primi segnali di tradimento
Come fare per individuare i primi segnali di tradimento? Facendo per esempio attenzione ad alcuni cambiamenti riguardanti atteggiamenti quotidiani che possono essere così sintetizzati.
- Attenzione maniacale per il cellulare che inizia ad essere custodito gelosamente
- Comparsa di spese non giustificate
- Aumento degli straordinari sul lavoro
- Cura particolare per il proprio aspetto
- Non risultare raggiungibile al cellulare
- Aumento di straordinari e trasferte di lavoro
- Atteggiamento polemico ingiustificato.
Senza scomodare Agatha Christie per spiegare che tre indizi fanno una prova, nel caso in cui ci sia la necessità di trasformare questi segnali di tradimento in prove, sarà importante affidarsi ad un’agenzia investigativa specializzata in infedeltà coniugale.
Agiter Investigazioni opera attraverso appostamenti e pedinamenti con il supporto di tecnologie satellitari, raccogliendo il materiale nel rispetto dell’attuale normativa sulla privacy e fornendo prove che potrebbero rivelarsi fondamentali in caso di separazione giudiziale.
Questa infatti può essere pronunciata a patto che si verifichino fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza. Affidandosi ad Agiter si otterrà non solo un risultato di alta qualità, ma soprattutto inoppugnabile in sede di giudizio.
Dai segnali di tradimento al diritto al mantenimento
Un’infedeltà protratta nel tempo o addirittura ostentata in pubblico può causare un’offesa dell’onorabilità del coniuge tradito che potrebbe chiedere la separazione con addebito e il diritto al risarcimento.
Per poterla dimostrare però, è importante svolgere indagini investigative che devono essere affidate a professionisti del settore per evitare violazioni della privacy e del diritto alla riservatezza.
Anche perché l’infedeltà può svolgersi senza adulterio reale ma attraverso relazioni platoniche. Basti pensare ai tanti tradimenti che si attuano attraverso i social.
A questo proposito i giudici di piazza Cavour con la sentenza 9287/97 già citata hanno chiaramente espresso che “sussistono i presupposti della separazione con addebito a carico del coniuge che, pur senza porre in essere un adulterio reale, intrattenga con un estraneo una relazione platonica che, in considerazione degli aspetti con esteriori con cui il sentimento è coltivato e dell’ambiente ristretto in cui i coniugi vivono, dia luogo ad un plausibile sospetto di infedeltà, comportando offesa alla dignità e all’onore dell’altro coniuge”.
Due anni dopo la Cassazione ha ribadito (sentenza 9472/1999) che è possibile configurare una violazione dei doveri matrimoniali anche quando l’adulterio non si consuma a causa di una non corrispondenza da parte del terzo.
Nel caso in cui possa essere provato che l’infedeltà coniugale abbia portato alla crisi prima e alla fine del matrimonio poi, in base all’articolo 151 del Codice civile, il giudice può stabilire la separazione con addebito. Questo significa che la perdita da parte del “traditore” del diritto al mantenimento può influire sulla cifra dell’assegno mensile.
Con la sentenza 18853/2011 inoltre la Corte di Cassazione ha stabilito anche il principio di risarcibilità dei danni da infedeltà coniugale. A patto che si provi che la relazione extraconiugale abbia apportato danni alla salute e alla dignità del coniuge secondo i criteri della responsabilità civile previsti dagli articoli 2043 e 2049 del Codice civile.
Cosa fare quando si scopre un tradimento
Analizzati i comportamenti, affidate le indagini all’agenzia investigativa per infedeltà coniugale, bisognerà allora dimostrare la violazione del diritto di fedeltà attraverso:
- Identificazione della terza persona coinvolta anche per poterla citare come teste
- Raccogliere la documentazione necessaria tra filmati e fotografie
Redigere una relazione da consegnare al giudice allegando testimonianze e ogni altro tipo di documentazione attestante l’infedeltà.
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