Spiare conversazioni WhatsApp: è lecito? Come si fa?
Al giorno d’oggi tutti, o quasi, possediamo uno Smartphone e il suo utilizzo non è più di esclusiva competenza degli adulti ma anche degli adolescenti. In alcuni casi perfino i bambini vengono muniti di telefono cellulare da parte dei loro genitori. L’utilizzo delle chat, come appunto è WhatsApp, è inevitabile andando di pari passi con la funzione stessa di avere dei contatti tra persone.
Ci sono molti casi in cui potrebbe sorgere il desiderio o la necessità di spiare conversazioni WhatsApp, istinto più diffuso di quanto non si pensi. Tante sono le categorie interessate:
- Rapporti genitori/figli
- Situazioni sentimentali di coppia
- Relazioni tra amici o colleghi di lavoro
Vediamo perché all’interno di queste categorie potrebbe insorgere l’idea di spiare conversazioni WhatsApp.
Rapporti genitori/figli
Soprattutto nella delicatissima fase dell’adolescenza lo smartphone è un’arma a doppio taglio. Da una parte è uno strumento fornito al figlio dagli stessi genitori, per assicurare tranquillità reciproca. Dall’altra può trasformarsi in una imprevedibile fonte di pericoli sia legati alla Rete sia alle nuove conoscenze che il figlio può fare. E’ una notizia quasi quotidiana che i ragazzi compiono gesti anche estremi a causa di sfide molto pericolose lanciate in Rete. Oppure le chat possono degenerare in fenomeni di cyberbullismo, diffondendo foto o altro contenuto riservato.
E’ pertanto comprensibile che taluni genitori desiderino spiare conversazioni WhatsApp dei propri figli. Il tema è molto delicato trattandosi sia di minori sia del rapporto con i propri figli. Se da una parte il pensiero per la sicurezza dei figli è un sentimento viscerale, dall’altra bisogna far prevalere il dialogo e la fiducia. L’adolescenza è un momento evolutivo molto sensibile e incrinare il rapporto di fiducia può essere difficile da riparare, soprattutto da parte dei figli. E’ preferibile dedicare più tempo a parlare con i propri figli piuttosto che ricorrere ad altri sistemi per controllare movimenti, telefonate e chat.
Rapporti sentimentali di coppia è lecito spiare conversazioni WhatsApp
Sebbene un vero rapporto sentimentale si debba basare sulla fiducia reciproca, è tuttavia naturale domandarsi se tale fiducia sia ben riposta. Alzi la mano chi non ha mai dubitato nemmeno per un istante! Bastano piccoli cambiamenti nel consueto atteggiamento di chi ci vive accanto per far suonare un campanello d’allarme, specie notando un diverso utilizzo dello smartphone. La tentazione di spiare conversazioni WhatsApp è forte in quei casi e diventa davvero difficile resistervi.
Tuttavia questo è un terreno davvero minato e particolarmente insidioso. Essendo comunque un reato penalmente rilevabile, spiare leggendo o fotografando le chat del proprio compagno ci si può ritorcere contro. Anche se si avessero prove ottenute in tal modo dell’altrui infedeltà, esse non potrebbero essere usate giuridicamente e ci esporrebbero, anzi, all’altrui denuncia. E’ proprio il caso di dire cornuti e mazziati!
Rapporti tra amici o colleghi di lavoro
Anche se può suonare strano anche in questo tipo di relazioni possono sorgere incomprensioni, gelosie e preferenze che potrebbero spingere al controllo illecito dello smartphone. L’essere umano è sociale, molto spesso gli amici o i colleghi di lavoro costituiscono una seconda famiglia. Si intessono quindi relazioni che coinvolgono la sfera dei sentimenti e possono, quindi, indurci a comportamenti impulsivi. Sapere se qualcuno parla male di noi a nostra insaputa o se si finge amico senza esserlo davvero, può spingere a spiare conversazioni WhatsApp.
In tutti questi casi, inutile ricordarlo, anche se comprensibile leggere le chat di altre persone è sempre un reato penalmente rilevabile. Lo stabilisce l’Art. 15 della Costituzione Italiana e a riguardo sono state emesse diverse sentenze giudiziarie, anche se non univocamente. Tra persone adulte anche soltanto leggere indebitamente una chat senza autorizzazione ci espone al rischio di una denuncia. Si può facilmente dedurre quale possa essere la valutazione per l’installazione di app nel telefono altrui. Esistono infatti in commercio diverse Applicazioni a pagamento che consentono, una volta installate sul telefono altrui, di controllarne i movimenti e i contenuti.
Sono tentazioni, come più volte ripetuto, sicuramente comprensibili dal punto di vista umano, ma illegittime. Le chat, come WhatsApp, ma anche le email o qualunque altra forma di corrispondenza o comunicazione sono tutelate dalla Costituzione in quanto libere e segrete. Leggere inavvertitamente o casualmente una chat su un dispositivo lasciato incustodito tra le mura domestiche non costituisce, viceversa, un reato come stabilito in alcune sentenze. In questi casi la condivisione dello spazio comune comporta una riduzione in termini del diritto alla privacy, purché sia evidente l’involontarietà.
Per quanto sin qui detto, appare evidente che quella di spiare i servizi di messaggistica altrui non è una scelta saggia. In caso di necessità è sempre meglio rivolgersi a professionisti esperti in grado di effettuare controlli seri e, soprattutto legali.
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