Spionaggio industriale: come lo affrontano le aziende
Il problema dello spionaggio industriale è ben più diffuso di quanto generalmente si ritenga. Ma di cosa si tratta in concreto?
Per una azienda, conoscere i dati e le strategie delle aziende concorrenti può rappresentare un enorme vantaggio. E spesso la raccolta di questi dati travalica i limiti imposti dalla legge. Non è infrequente che una azienda tenti di acquisire informazioni su una azienda concorrente in maniera illecita utilizzando spie o software d’intercettazione. Tralasciando gli ovvi risvolti etici, si tratta di un reato a tutti gli effetti dal quale è bene difendersi mettendo in atto azioni preventive.
Vediamo in questa sede quali azioni sono messe in atto dalle aziende per proteggersi dallo spionaggio industriale.
La conoscenza è il primo passo verso una azienda sicura
Le aziende che si difendono meglio dalle operazioni di spionaggio sono quelle per le quali è stata realizzata una analisi preventiva dei rischi. Sapere quali sono i possibili obiettivi dei competitor è sicuramente il primo passo per proteggersi al meglio.
In generale, gli obiettivi sensibili sono diversi:
- Dati dei clienti: se un competitor arriva ad acquisire i dati dei clienti di un’altra azienda, può usarli per fare concorrenza scorretta. Ma non solo: farli trapelare porterebbe a un enorme danno d’immagine.
- Informazioni sulle offerte finanziarie: Una azienda concorrente potrebbe usare tali dati per fare offerte migliori ai clienti creando un notevole danno economico
- Segreti commerciali: si tratta delle informazioni segretate sui prodotti realizzati o in via di realizzazione. Si tratta di informazioni sensibili che, se in mano ai competitor, possono portare allo sviluppo di prodotti commercialmente competitivi
- Informazioni sulle strategie di marketing: conoscere i progetti di marketing di una azienda può portare i competitor a mettere in atto strategie concorrenti più efficaci.
Oltre a questo, sapere se la propria azienda è a rischio è importante per mettere in atto appropriate strategie di difesa. Aziende del settore chimico-farmaceutico, informatico, energetico e automobilistico sono tra le più esposte al rischio di spionaggio industriale. Nessun settore, tuttavia, ne è esente, compreso il commercio al dettaglio.
Subire un furto di dati potrebbe portare a ingenti perdite economiche, soprattutto se diventa di dominio pubblico. Per questo motivo molte aziende preferiscono tenere nascosta la notizia e risolverle il problema lontano dai riflettori. Per questo motivo si cerca sempre di prevenire mettendo in atto strategie che impediscano la fuga di dati.
Spionaggio industriale, ecco le best practices per prevenirlo
Cosa fanno concretamente le aziende per prevenire il furto d’informazioni? Le azioni messe in campo sono molte e, a seconda della qualità dei dati da proteggere, possono essere messe in pratica tutte quante.
In primo luogo, per prevenire gli attacchi informatici, le aziende si forniscono d’importanti sistemi anti malaware. Questi sistemi, se da un lato proteggono la rete interna dalle intrusioni, da soli non sono sufficienti a proteggere i dati.
Dopo aver effettuato la valutazione del rischio e aver definito gli obiettivi sensibili, le aziende che meglio sanno difendersi procedono alla valutazione delle vulnerabilità. Elaborano poi una strategia di difesa che sia conosciuta e condivisa da tutti i dipendenti.
All’interno della strategia di difesa sono inserite chiare regole relative all’accesso dei dati da parte dei dipendenti. La strategia migliore è quella di fornire l’accesso ai dati critici solo ai dipendenti che ne hanno davvero necessità. Stabilendo un accesso gerarchico ai dati si minimizza il rischio di diffusione degli stessi. Mantenere i dati critici separati dalla rete aziendale consente alle aziende di proteggerli in maniera più efficace.
Come intervenire per fronteggiare lo spionaggio industriale
Altro fronte sul quale le aziende lavorano per aumentare la sicurezza è quello della formazione dei dipendenti. Sovente, infatti, i dipendenti sono complici inconsapevoli del furto di dati critici. Fare in modo che apprendano quali sono i rischi ed imparino a mettere in atto comportamenti virtuosi per limitarli è importantissimo per aumentare la sicurezza.
Altro fattore è la conoscenza dei propri dipendenti. Un controllo effettuato prima dell’assunzione può ridurre il rischio di assumere “agenti” del competitor. Ma l’attenzione non viene solo posta al momento dell’assunzione. In caso di licenziamento le aziende fanno in modo che il dipendente non abbia più accesso alla rete aziendale e a tutti i suoi dati.
Molte aziende, inoltre, per minimizzare i rischi o per mettere in atto una maggiore protezione si rivolgono a una agenzia investigativa. Rivolgersi a professionisti esperti è sicuramente una soluzione da prendere in considerazione. Il professionista infatti, provvede a identificare possibili vulnerabilità del sistema e a metterlo in sicurezza da eventuali azioni di spionaggio industriale. Può inoltre collaborare alla stesura di una strategia difensiva che sia condivisa con azienda e dipendenti.
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