Come noto, la fedeltà è fra i doveri del matrimonio: non tutti sanno, però, che l’adulterio può avere precise conseguenze dal punto di vista legale, oltre al disvalore che incarna a livello sociale e morale un tradimento scoperto.
Di per sé il tradimento non è un reato, ma può avere un peso nella causa di separazione, contribuendo a definirne le condizioni economiche: può diventare, infatti, motivo di addebito, causando la perdita dell’assegno di mantenimento.
Di fronte alla prova schiacciante del tradimento, cosa fare legalmente? Una volta superato lo shock iniziale, è bene gestire la situazione con freddezza e cercare, se possibile, di volgerla a proprio vantaggio, affidandosi se necessario a un bravo investigatore privato che raccolga tutte le prove di un tradimento scoperto.
Il mio coniuge mi tradisce: cosa posso fare?
Cosa succede se la coppia “scoppia” per colpa del tradimento? In questo caso, la fine del matrimonio può essere addebitata al coniuge fedifrago che perderà, di conseguenza, l’assegno di mantenimento e altri diritti.
È proprio questo, non a caso, il motivo principale che spinge le coppie sposate a ricorrere a un investigatore privato per il tradimento e per le indagini sull’infedeltà coniugale. Il coniuge più ricco, infatti, può fare leva sull’infedeltà per evitare di “pagare gli alimenti” al partner con reddito inferiore o disoccupato.
Non sempre, però, questa particolare sanzione civile va a colpire chi tradisce: è necessario, infatti, che il fedifrago sia ritenuto responsabile della fine del matrimonio.
Alla luce di ciò, torniamo alla domanda iniziale: mia moglie mi tradisce, cosa fare legalmente? La soluzione più saggia è rivolgersi a un detective privato per raccogliere le prove del tradimento e dimostrare la gravità di questa condotta di fronte al giudice. La premessa necessaria per ottenere l’addebito, infatti, è dimostrare il nesso di causa effetto fra adulterio e rottura del rapporto. Solo dopo aver documentato l’infedeltà conviene procedere con la richiesta di separazione giudiziale con addebito.
Denuncia per adulterio
Oltre a giustificare l’addebito nella separazione, il tradimento può motivare, in particolari casi, una richiesta di risarcimento. Ciò si verifica quando l’infedeltà provoca una forte sofferenza morale nel coniuge tradito e una profonda lesione della sua dignità.
È il caso, ad esempio, di un uomo sposato che in più occasioni abbia portato in casa le proprie amanti, o di una donna che umili pubblicamente il marito, vantandosi ripetutamente e alla luce del sole delle proprie relazioni extra coniugali.
Come evidente, il diritto alla dignità del coniuge può essere violato anche online, tramite i social network e la pubblicazione di foto, commenti e post offensivi o espliciti. In eventualità simili può scattare la querela per diffamazione o per maltrattamenti in famiglia ed è possibile avanzare una denuncia per adulterio con richiesta di risarcimento.
Essere o avere un amante è reato?
In assenza di maltrattamenti e di altre condotte umilianti o lesive, il tradimento non ha risvolti penali e non giustifica la richiesta di risarcimento per danni morali. Sono lontani, infatti, i tempi in cui l’infedeltà poteva costare la reclusione: non solo alla moglie adultera, ma anche al “correo”. Al giorno d’oggi, essere amante è un reato?
No, a meno che il tradimento della moglie o del marito non si accompagni ad illeciti quali stalking, minacce, diffamazione e simili. Se l’amante, ad esempio, contatta ripetutamente la moglie o il marito tradito, ricattandolo e minacciando di rivelare la relazione, rischia una denuncia per stalking e per tentata estorsione.
Un’altra domanda tipica, in caso di tradimento, è: cosa fare legalmente per ottenere la custodia dei figli? L’adulterio, di per sé, non è un buon motivo per negare l’affidamento al coniuge che tradisce.
Questo comportamento, infatti, non pregiudica per definizione le capacità genitoriali e non è un presupposto valido per ottenere l’affidamento esclusivo dei figli. D’altra parte, può contribuire a screditare l’immagine del partner qualora si accompagni ad altri comportamenti in conflitto col benessere e con la serenità del minore.
Come indagare su un tradimento e raccogliere prove
Chi viene meno all’obbligo di fedeltà, dunque, può pagarne le conseguenze sul piano economico in sede di separazione. Questo, a patto che il tradimento della moglie o del marito venga dimostrato con prove legalmente valide e sia ritenuto la causa scatenante dello scioglimento del matrimonio. In assenza di tali elementi, chi subisce il tradimento può trovarsi in una situazione paradossale, ovvero dover pagare gli alimenti e, magari, rinunciare alla casa e a stare con i figli.
Di fronte alla domanda: “mia moglie mi tradisce, cosa fare legalmente?”, la risposta più saggia è una sola: affidarsi a un investigatore privato per documentare il tradimento. È questo, infatti, l’unico modo per tutelarsi, acquisendo – in modo legale – prove utilizzabili in tribunale senza il rischio che vengano rigettate.
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