Si sente molto parlare di Violazioni della Privacy, ma nello specifico, di cosa si tratta?
Al giorno d’oggi, con la tecnologia sempre più preponderante, la rete è intrinsecamente legata alle nostre vite. Con la diffusione dei social, degli acquisti online, e di realtà che si affidano alla rete, i nostri dati sono immagazzinati su numerosi server online. Questo comporta una maggiore vulnerabilità e la possibilità che vengano illecitamente carpiti ed utilizzati.
Tutto quello che è online può essere violato e diffuso illecitamente da quanti abbiano le giuste competenze. Per questa ragione il legislatore ha pensato ad una norma per tutelare gli interessi del cittadino ed il suo diritto alla privacy.
Violazioni della Privacy ieri ed oggi
Il concetto di Privacy è un concetto che affonda le sue radici nel tempo. Ben prima dell’avvento dei computer l’attenzione alla privacy è stata valutata e protetta dal legislatore. Comportamenti illeciti legati all’invasione non autorizzata dello spazio privato sono stati sanzionati: dall’apertura della posta alle registrazioni ambientali, fino all’acquisizione e divulgazione di dati medici.
Si tratta di comportamenti che, se messi in atto, comportano l’acquisizione e diffusione indebita di dati altrui.
L’avvento di internet e la sempre maggiore diffusione di archivi online che contengono tutti i nostri dati ha portato ad una maggiore attenzione sull’argomento. La scelta del legislatore di ampliare la casistica dei reati legati alla violazione della privacy è fondata sulla necessità di una maggior tutela del consumatore.
Oggi la partita della privacy si gioca sempre più online e le violazioni del nostro diritto alla privacy possono essere più frequenti e con risultati peggiori. Per questa ragione occorre fare una grandissima attenzione a chi affidiamo i nostri dati.
Esempi di violazioni della privacy
Ma in concreto, quando si parla di violazioni della privacy, a cosa ci si riferisce?
Partiamo da una definizione: il diritto alla privacy è il diritto di difesa della propria sfera privata.
In sostanza si tratta della possibilità di non divulgare i propri dati personali, un diritto sancito già dall’ONU nel 1948. Definita dalla legislazione comunitaria nel 2016, la normativa sulla privacy è stata recepita nel nostro paese nel 2018. I dati che tale normativa tutela sono tutte le informazioni personali che identificano in maniera diretta un soggetto. Dalle informazioni sulla salute alle abitudini, dagli studi effettuati agli acquisti, sono tutte informazioni che possono essere carpite ed utilizzate da soggetti terzi. Discorso a parte meritano i dati sensibili, quelli relativi ad orientamento sessuale, razza, religione, convinzioni politiche e percorso giudiziario. Per i dati sensibili c’è una attenzione ancora maggiore per tutelare i diritti dei cittadini.
Il diritto alla privacy consiste nel diritto a tutelare i propri dati personali e sensibili e ad evitarne la diffusione indebita.
Ma in concreto, di cosa si tratta? Quali sono le violazioni dei dati personali più comuni?
Iniziamo col dire che le violazioni della privacy possono avvenire secondo molteplici modalità.
Vediamo insieme le più comuni:
- Accesso non autorizzato. Si configura quando un soggetto non autorizzato ottiene l’accesso ai dati personali di un’altra persona e li divulga.
- Copia non autorizzata. Si configura quando un soggetto fa copia di dati di un soggetto terzo senza averne il permesso.
- Furto. In caso di furto un soggetto può entrare in possesso di dati personali del soggetto derubato. Si pensi ad esempio al furto di uno smartphone o di un laptop, ma anche di un semplice portafoglio.
- Smarrimento. Lo smarrimento accidentale di un dispositivo di archiviazione dati, come una pennetta USB, può esporre alla violazione dei dati personali.
- Infedeltà aziendale. Si configura quando un soggetto interno da una azienda, in possesso delle credenziali di accesso, fa copia dei dati aziendali allo scopo di divulgarli.
- Divulgazione dei dati. Diffusione di dati personali acquisiti in maniera fraudolenta.
- Modifica dei dati non autorizzata. Accesso non autorizzato e modifica dei dati personali di un soggetto terzo.
- Cancellazione dei dati. Si configura quando un soggetto esegue l’accesso non autorizzato alla banca dati e cancella dati personali che erano conservati solo in quell’archivio.
- Violazione o diffusione della posta elettronica altrui. Accesso abusivo alla mail di un soggetto terzo allo scopo di leggerla, diffonderla o modificarla.
- Spionaggio. Intercettazione dei dati altrui tramite l’installazione non autorizzata di apparecchiature.
- Impersonificazione. Accesso ad un sito con le credenziali di un soggetto terzo allo scopo di agire indebitamente in sua vece.
La privacy è quindi una materia giuridica che riguarda tutti, la tutela dei dati è equivalente alla tutela della sua vita privata e sociale. Molto importante quindi avere tutte le garanzie per quanto riguarda la tutela dei dati sensibili e privati.
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