Casalinga – Cosa rischia in caso di divorzio?
La figura della casalinga oggi è cambiata rispetto al passato, anche nel caso di divorzio dal coniuge. Infatti, la domanda che ci si fa è: se si è scelto di essere casalinga e di non lavorare, si ha diritto oggi ad un assegno di mantenimento?
Sono molte le variabili da tenere in considerazione.
Ma partiamo dal principio:
Come avviene il divorzio i Italia?
Lo scioglimento del matrimonio si svolge in due fasi:
- la separazione
- il divorzio (dopo 6/12 mesi)
Se una casalinga ha una certa età?
Il Tribunale di Milano si è occupato di un marito che non voleva concedere l’assegno di mantenimento alla moglie. La richiesta di quest’ultima era stata accettata in sede di separazione e non solo voleva venisse confermata, ma anche che la cifra prevista fosse raddoppiata, in quanto non in grado di provvedere al proprio sostentamento.
Il diritto all’essegno di mantenimento è riconosciuto solo se accertata l’impossibilità del coniuge più debole di mantenersi da solo (art. 5, comma 6 Legge 898/70).
Mentre anni fa questa impossibilità veniva misurata in base al tenore di vita della coppia, oggi non è più così.
La Corte di Cassazione infatti, nel 2017, ha deciso che l’assegno di divorzio deve essere concesso solo se esista un’impossibilità per “ragioni oggettive” del coniuge più debole.
Ma dal momento che questa norma era troppo complessa da adottare, nel 2018 la cassazione ha dichiarato che deve essere valutato anche il contributo fornito dai coniugi nella realizzazione della vita familiare.
Dovranno essere tenuti presenti quindi:
- età dei richiedenti
- durata del matrimonio
- la possibilità di trovare lavoro
- quanto si è sacrificato per la creazione di una famiglia (se la donna non ha più di 50 anni si presuppone che possa ancora lavorare. Altrimenti è da tener conto della sua totale devozione al marito e alla famiglia che l’ha tenuta lontana da una carriera professionale).
Nel caso ce vi abbiamo raccontato, il Tribunale ha accertato che la moglie non avesse i mezzi per essere autosufficiente con la pensione in suo possesso. Prima di tutto per via della sua età (ultra settantenne), per le sue condizioni di salute e per non aver mai lavorato.
Il suo assegno di divorzio è stato confermato ma con una cifra minore rispetto a quella stabilita in sede di separazione. (Sent. n. 9757/18)
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