Controllo giovani Come sarà il futuro delle giovani generazioni?
Controllo giovani: indagando, ma soprattutto riflettendo e osservando attentamente i giovani di oggi, mi è venuta la voglia di scoprire qualche “verità nascosta” che spesso non emerge dalla vita dei nostri giovani, a volte neanche sotto osservazione…
Quelle verità che non riusciamo a scoprire, a capire…, quelle che nascondono quando sono chiusi in se stessi e non parlano. Che fanno? Quali segreti celano? Come riuscire in questi casi a non perdere il controllo su di loro? Sono ancora troppo giovani per restare soli, ma, soli si fa per dire…
Se non trovano nella famiglia comprensione e sostegno, si rifugiano nel gruppo di coetanei che offre loro spazio e soddisfa qualunque bisogno comunicativo e affettivo. È necessario “seguirli”.
Mi sono chiesto da dove si potrebbe cominciare una indagine così?
Decido di cominciare a scoprire come e perché è cambiata la definizione dei nostri “nuovi” giovani.
Dopo un’attenta e scrupolosa riflessione, intuisco, che forse oggi la definizione “new generation”, nel momento in cui la stiamo esprimendo è già stata superata dall’accelerazione di nuovi stimoli, dati, informazioni e funzioni che ormai viaggiano alla velocità della luce. Questo è un primo passo per capire.
Indagando, indagando arrivo a considerare che “l’adesso” è diventato un avverbio indispensabile, e che i nostri giovani non appartengono più alla “new generation” ma alla “now generation”.
Però non basta, è necessario approfondire velocemente, la posta in gioco è molto importante: il destino, la vita e il futuro dei nostri giovani sono in pericolo.
Controllo giovani
Cerchiamo di capire quali contaminazioni veloci e dannose intervengono a compromettere, spesso anche irreversibilmente, la loro vita.
Ci illudiamo che i nostri figli siano diventati facilmente controllabili e raggiungibili, purtroppo non è così, anche se vivono in simbiosi con il loro dispositivo digitale.
Lo strumento che apparentemente sembra averli avvicinati a noi, in realtà è il muro, il confine invalicabile delle loro emozioni e paure troppo spesso non riconosciute.
C’è un nodo da sciogliere: l’insostenibile illusione di essere sempre connessi, apparentemente sempre vicini, e invece, spesso, mai così lontani…
E’ impossibile tornare indietro, allontanarli dal loro dispositivo digitale, un po’ come per noi del resto.
Però, capire cosa fanno, dove vanno, con chi stanno, è importante!
Ci permetterà di conoscerli di più, e di intervenire nel momento giusto, soprattutto prima che sia troppo tardi.
A questo punto può sembrarvi presuntuoso cercare di dare una conclusione definitiva a questa “indagine”,
forse il modo migliore è lanciare una sfida: un invito a riflettere su quanto detto e sul perché valga l’impegno di accettarla. È una sfida rivolta a tutte le “agenzie”, culturali, educative presenti nel tessuto sociale, affinché siano sempre attente e offrano ai giovani occasioni di incontro e comunicazione, di crescita e maturazione nel rispetto dei loro connotati politici, culturali e sportivi.
Noi possiamo essere presenti a garantire un controllo delicato che non crei pericolosi squilibri, anzi a tutela della salvaguardia del buon rapporto di stima e fiducia fra genitori e figli.